Subscribe, abbonarsi a tutto

Parte 1
Il “subscription business model” è il futuro?
Ormai sempre più prodotti e servizi vengono venduti sotto forma di abbonamento, formula questa che nel mondo anglosassone prende il nome di “subscription business model“.
Se fino a qualche tempo fa pensando ai servizi ad abbonamento si pensava ad un numero molto limitato di categorie (trasporti pubblici, canali televisivi, riviste, palestre, piscine, stadio..), da qualche tempo a questa parte le categorie sono andate estendendosi includendo innanzitutto il mondo dei software: Adobe, con i suoi prodotti creativi (Photoshop e affini), Microsoft e tutti i nuovi servizi di intrattenimento con al centro Internet (Spotify, Netflix, etc.).
Ora però siamo ad un punto di svolta in cui la modalità dell’abbonamento si sta aprendo anche al mondo del prodotto fisico e tangibile. E c’è anche chi è pronto a scommetterci che sarà il futuro (“Subscribed: Why the Subscription Model Will Be Your Company’s Future — and What to Do About It” di Tien Tzuo, 2018).
A provarci è innanzitutto – non c’è da stupirsi – Amazon. Con il servizio “Subscribe & Save“( https://www.amazon.com/Subscribe-Save/b?ie=UTF8&node=5856181011).
Perché comprare il dentifricio o lo shampoo ogni volta che ti serve se ti puoi abbonare ad esso beneficiando anche di uno sconto ulteriore?